CHEAP INDUSTRY BLOG

CHEAP INDUSTRY BLOG

lunedì 7 febbraio 2011

United Colors of Benetton: Bambole Kokeshi



Io cerco dei vestiti che siano perfetti per me,
ma non li trovo da nessuna parte 
 forme, tessuti e colori capaci di esprimere tutto quello che ho dentro
vestiti che dicano che sono viva qui, 
in questo momento
provo a mettere insieme tutte le immagini che conosco...

Banana Yoshimoto










Il catalogo S/S della Benetton nel 1999 mi cambiò la vita. Più che la classica raccolta di immagini è un reportage che “documenta lo stile dei giovani giapponesi del quartiere di Omote Sando” gli albori dello street style che poi avrebbe travolto il web anni dopo. 
Le foto sono di Oliviero Toscani, in ogni scatto i capi Benetton sono indicati in una didascalia e chiudono la piccola intervista che accompagna ogni foto.
Quando dico che Bambole Kokeshi (questo è il nome del reportage)  mi ha cambiato la vita voglio dire che ne ha fatta iniziare una nuova. Ho cominciato ad interessarmi alla cultura giapponese, ma non solo, anche alla moda nel senso più ampio del termine. 
Ho iniziato da qui essere curiosa e a sperimentare, reinventare e fare mie le cose che mi colpivano, che mi venivano in mente. Sicuramente lo stile, in generale la comunicazione visiva che mette in moto con il messaggio che lancia ogni persona con il proprio look,  mi ha aiutato a crescere e ad affermare la mia personalità a 15 anni. Una vita fa. 
Dopo così tanti anni, ogni volta che sfoglio questo catalogo (cosa che nn capita neanche tanto raramente) continuo a trovarlo bellissimo.

La mia preferita su tutte era la foto di Ito Angie, 22 anni, bohémienne. Mi fa piacere condividere con voi la sua intervista e la sua foto:

“Non ho mai sopportato che mi dicessero cosa dovevo fare, fin da piccola.
Mia madre si metteva a gridare e ogni tanto mi dava un ceffone, ma sarebbe stato meglio se mi avesse lasciato scegliere da sola, dandomi dei suggerimenti anzichè ordini. Anche quando faccio quello che mi dicono, cerco di metterci qualcosa di mio. Di aggiungere elementi nuovi e cercare spunti originali.Ho abbastanza lavoro come modella e quindi sono abituata a farmi fotografare. Però mi sembra che quando mi fotografo da sola sono molto diversa. Immagino che la mia vera faccia venga fuori proprio con questi autoritratti, anche se a volte non è così semplice. Comunque di solito, mi fotografo al mattino appena sveglia. Un po’ di tempo fa, mi sono fatta una foto al giorno per un mese intero. Non ero mai la stessa e dalla faccia si poteva sempre capire cosa avevo combinato la sera prima”

Ito Angie

Namihara Mayumi
Federica


2 commenti:

Lisetta ha detto...

Sono commossa...qualcuno che condivide la mia grande passione per questo catalogo che custodisco ancora gelosamente nella mia libreria...avevo anch'io 15 anni ai tempi e ancora oggi non ho trovato nulla che mi abbia stupita quanto le bambole kokeshi...

Anonimo ha detto...

Ciao Lisetta,
anche per me è stato molto bello scoprire come me qualcuno ha amato e apprezzato questo fantastico catalogo quanto me.
Non ti nascondo che proprio oggi che ne ho parlato con una persona amica (federica la ragazza in foto) mi sono uscite un paio di lacrime.